Il lavoro esplora l’immagine nella fase antecedente al suo definirsi nei contorni dello sguardo, indistinta, come nei fuori fuoco di certo cinema sperimentale, o nell’attimo in cui l’occhio si difende dalla ferita della luce.
In un’anticamera del pensiero, vestibolo d’attesa, la percezione tenta di oltrepassare la soglia del visibile per fermarsi in una zona di mezzo, in cui lo sguardo si confonde con la visione. Uno spazio ipnotico accoglie echi sepolti di una festa tribale.
Il teatro diviene luogo di sperimentazione dove il campo diegetico coincide con il farsi empirico.
Legittima venuta
Nuda sulla nuda terra
La bestia porta la creatura
Al suo riparo
Nella traiettoria del divenire
Ciò che non si può vedere è sempre un po’ dietro.
Lento è il suo procedere. Indefinibili i suoi confini.
Alvo diafano eternamente fuori fuoco
Inafferrabile involucro liturgico
Inquieto versa il suo battito
Legato a un’ansa un filo
Stretto al suo nodo
Si tiene liquefatto l’illusorio.
CREDITS
Di: Andreana Notaro, Davide Rovito, Luca Servino, Maria Paola Zedda
Ideazione e drammaturgia: Andreana Notaro
Performer: Andreana Notaro e Maria Paola Zedda
Suono: Dez&Terrae
Video: Luca Servino
Durata: 40’
BIGLIETTI
singolo spettacolo: 8 €
intera serata: 12 €
ridotto dell’intera serata: 6 €
PER INFO E PRENOTAZIONI
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tel 02 3450996