NAO PERFORMING FESTIVAL CLIMA_X SUMMER EDITION

10-14 luglio 2019 | Milano DiDstudio / outdoor

Spin off 19 luglio

 

NAO Performing Festival compie dieci anni.

Vera e propria piattaforma di artisti che si distinguono per la vocazione interdisciplinare, NAO Performing festival, sotto la direzione artistica di Claudio Prati e la cura di Maria Paola Zedda, dà ogni anno voce a una pluralità di proposte nazionali e internazionali con performance, incontri, installazioni, proiezioni video e festeggia questo importante traguardo facendosi in tre; l’edizione 2019 si articola infatti in NAO Performing Summer dal 10 al 19 luglio, NAO Performing Festival dal 4 al 8 dicembre e miniNAO fest dal 14 al 15 dicembre.

Titolo di questa triplice edizione è ClimaX che connette il concetto di ascesa, climax appunto, con il tema del clima, riflettendo sulla crescita di una generazione di artisti che guarda alla performance come strumento che intercetta tematiche più ampie quali la riflessione sull’ecologia, sui cambiamenti climatici e sul futuro del nostro pianeta e indaga il rapporto tra arte, scienza e territorio.

Dal 10 al 13 luglio NAO PERFORMING SUMMER porterà queste riflessioni tra gli spazi del DiDstudio e la cornice outdoor della Fabbrica del Vapore, sino a coinvolgere altre sedi del panorama culturale milanese. La manifestazione evidenzia il suo ampio respiro internazionale grazie alla nuova relazione produttiva che DiDstudio ha instaurato con Pro Helvetia e Istituto Svizzero  per la circolazione transfrontaliera tra Svizzera e Italia di giovani artisti.

La serata di apertura, 10 luglio, è infatti dedicata alla produzione elvetica sotto il titolo SWISS NAO!: ai Giardini Indro Montanelli è in scena la compagnia Le Lokart con Argile, una performance itinerante che mette in relazione materiali naturali con il contesto urbano, formando un terzo paesaggio in movimento. Segue all’Istituto Svizzero la long duration performance Dusty Chewin Gum from Heaven di Ernestyna Orlowska, vincitrice di Premio, manifestazione e premio per il sostegno dei giovani artisti e performer che si svolge a Berna; un lavoro di grande impatto visivo in cui performance, arte, moda e design si fondono per la creazione di un set che indaga gli aspetti e gli spiriti fictional della cultura pop. Mettendo in discussione la natura del corpo umano, attraverso la musica, la danza e il canto, i performer si trasformano in sculture viventi, in un’atmosfera mistica, illogica e sensuale.

L’11 luglio Cie Twain presenta Alle Acque, lavoro che riflette sull’ecosistema, esplorando in diverse direzioni, il tema del corpo in relazione all’elemento dell’acqua.

Segue La teoria dello sciame intelligente di Movimento Danza, il cui concept si rifà alla teoria della Swarm Intelligence, ovvero alle intuizioni biologiche sulle incredibili capacità che insetti, stormi di uccelli, banchi di pesci hanno di risolvere problemi complessi grazie a una organizzazione senza organizzatore. Prendendo spunto dalla teoria biologica, la coreografia ne approfondisce per dare vita a uno “sciame coreografico”.

Il Festival continua con lo spettacolo Mutamenti della giovane promessa Isabella Giustina / Company Blu (12 luglio) sul cambiamento incessante della natura e quello impercettibile delle cellule e dei corpi.

Altra ospite della sezione estiva è il Premio Scenario 2017 Barbara Berti con la sua nuova produzione Golden Dream co-prodotta da Tanzfabrik di Berlino, in prima assoluta il 13 luglio, un trio sullo stato mentale del passaggio dalla veglia al sonno, con pratiche influenzate dalla meditazione e dal Dream yoga.

Evento speciale della giornata è l’intervento dell’artista Andreco, impegnato nella battaglia per l’ambiente e nella sensibilizzazione sul tema del cambiamento climatico con Future Climate, tappa di un vasto progetto di talk e performance nello spazio pubblico.

A corollario del festival si affianca la proposta formativa con la masterclass tenuta il 14 luglio da Barbara Berti.

Spin off del festival, la sezione NAO Crossing in cui saranno anche mostrati il lavoro della compagnia Estemporada Interferenze 1.0, e Point of View di Borderline Danza.

15 marzo 2019 – esito del progetto DECLINAZIONI

 

 

 

 

 

 

 

 

DECLINAZIONI

15 MARZO 2019

 

Ore 20.00

In Fieri – dissolvenza del divenire
Performance installazione
Visual Julian Soardi, Ayanta Noviello, Giorgia Minoli
Performer Gloria Dorliguzzo, Greta Cisternino, Marco De Francesca
Sound Designer Jacopo Buda, Ilaria Lemmo

Il nero divora lo spazio. Una luce-tempo, fioca, illumina uno spazio vuoto. Vuoto ma non privo di qualcosa. Un frammento di mare ghiacciato pende sul vuoto, il cui disgelo si perpetua nello spazio attraverso il ritmo di una goccia, che si ripete nel suo divenire, amplificata nel suono. È presente una traccia, la traccia di un corpo che è divenuto assenza. Un luogo già vissuto o da vivere? Tutto è in potenza. Qualcosa è accaduto, qualcosa sta accadendo e qualcosa accadrà.
Ore 21.00
MOBILE
Performance
Performer Lucia Mauri, Marina Bertoni, Ylenia Monti, Francesco Luzzana
Sound designer Mariachiara Troianiello
Visual e tecnica Francesco Luzzana
Produzione Martina Zena, Daniela Riva, Lucrezia Berardi, Matteo Savani

Mobile è un’installazione performativa incentrata sulla mediazione delle tecnologie sull’essere umano e sulla condizione sociomediale nella quale siamo immersi. Il progetto crea un ambiente che vede al centro le dinamiche generate dall’utilizzo dello  smartphone, dispositivo tanto comune da essere un’estensione (consapevole/inconsapevole) dei nostri corpi, che ha plasmato le nostre abitudini e azioni individuali.

 

Ore 22.00

PARTY

 

 

DECLINAZIONI – Tecnologia e Performance: progetto formativo sulla performance multimediale in relazione alle nuove tecnologie

DECLINAZIONI – Tecnologia e Performance
Progetto formativo sulla performance multimediale in relazione alle nuove tecnologie
Milano – Fabbrica del Vapore
Un progetto di
Ariella Vidach AiEP, Studio Azzurro, DiDstudio
Nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”
Nell’ambito: ARTI VISIVE, PERFORMATIVE E MULTIMEDIALI
RESIDENZE ARTISTICHE E FORMAZIONE
Declinazioni

Con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura

Stampa

Cattura

Declinazioni è un corso di perfezionamento nelle arti visive aperto a studenti e giovani artisti che desiderano approfondire una conoscenza delle nuove tecnologie applicate alle arti visive e alla performance e indagare l’insieme dei dispositivi, drammaturgici, illuminotecnici, visivi, sonori, coreutici ed esperienziali che compongono la complessità del linguaggio multimediale.

Il progetto, rivolto ad artisti visivi, performer e giovani coreografi under 35 propone un percorso didattico-artistico per chi opera nell’ambito performativo e nel settore della multimedialità verso il raggiungimento di competenze condivise sulla ricerca di nuove forme di comunicazione e innovativi scenari artistici.

L’obiettivo del corso è fornire strumenti per la creazione di competenze tecniche e artistiche di alto livello sulla ricerca del corpo nell’azione performativa e nelle arti visive per la creazione di performance e installazioni realizzate attraverso l’utilizzo di tecnologie multimediali complesse. Si desidera fornire agli allievi gli strumenti per esplorare il potenziale espressivo e artistico e ampliare nuove possibilità percettive ed estetiche.
Caratteristiche del progetto:

STRUTTURA e METODOLOGIA

Declinazioni. Attraverso un articolato programma di lezioni frontali, workshop di natura teorica e pratica, incontri con visiting professor, percorsi di natura esperienziale, gli studenti selezionati avranno la possibilità di approfondire la conoscenza degli strumenti e delle potenzialità linguistiche ed estetiche della performance multimediale e interattiva. Il percorso sarà condotto verso la realizzazione di un elaborato finale di natura installativa / performativa multimediale, concordato con i docenti e seguito da un’equipe di tutor.

Gli studenti saranno inoltre accompagnati in un percorso di learning by doing partecipando in maniera attiva ad alcune delle creazioni di Studio Azzurro e di Ariella Vidach AiEP per sviluppare un confronto diretto con il mondo professionale. Il tirocinio sarà parte integrante della valutazione finale.
Numero partecipanti previsti: 15

Numero uditori: 10

Deadline open call: 10 settembre

Selezione dei candidati e comunicazione dei risultati: 25 settembre 2018

Le domande di partecipazione perverranno attraverso curriculum e lettera motivazionale e saranno analizzate da una commissione di 3 membri, i quali determineranno una rosa di venti studenti ammessi. Seguirà un colloquio informale e conoscitivo che determinerà la selezione definitiva attraverso assemblea della commissione.

Inizio corsi e giornata di presentazione: 12 ottobre 2018

Fine corsi e progetto: 31 marzo 2019

Un progetto di Ariella Vidach AiEP, Studio Azzurro e DiDstudio

Nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”

ARTI VISIVE, PERFORMATIVE E MULTIMEDIALI – RESIDENZE ARTISTICHE E FORMAZIONE

Contatti:
www.aiep.org
info@aiep.org
(0039) 023450996
(0039) 3493716769

07 DICEMBRE 2018 – ore 19.00 – T.A.Z. – Temporary Autonomous Zone

T.A.Z – Temporary Autonomous Zone

in collaborazione con Artichoke

Palco aperto alle proposte emergenti!

dalle ore 19.00 presso DiDstudio

 

PRIMA PROPOSTA

 

Improvvisazione delle allieve del Liceo Coreutico Pina Bausch – Danzando i colori

Danzatrici -Rebecca Amico, Sofia Bianchessi, Gaia Cecilia Buono, Alicia Dias, Letizia Lo Cicero, Marta Madera, Giulia Maino, Nicole Matula, Sara Merrone, Delilah Nalon, Greta Paladina, Aurora, Pasquali, Matilda Salmoiraghi, Aurora Maria Rosaria Sanguedolce, Elisa Trombin.

Ognuno di noi vuole essere originale, infatti non cogliamo di ogni colorazione la stessa tonalità, ma le sue diverse sfumature.
Ogni colore, con l’eccezione di quelli primari, è formato dall’ unione di uno o più colori… partendo da questo principio abbiamo sperimentato il contatto tra corpi danzanti…Come mi comporterei se fossi assenza di colori? E se, al contrario, fossi tutti i colori?

durata 10 minuti

 

SECONDA PROPOSTA

Improvvisazione WHAT DO WE DO – IMPROVVISAZIONE – Artichoke

Danzatrici: Valentina Citterio, Fiorile Di Stasi, Beatrice Guastalla

È un’improvvisazione che trae spunto dalle ricerche personali delle tre danzatrici intorno all’esigenza di muoversi entrando ed uscendo da schemi cari all’improvvisazione: la relazione con l’altro e con lo spazio, il senso del gioco, la possibilitá di creare e smontare strutture.

Durata: 10 minuti circa

 

 

TERZA PROPOSTA

Improvvisazione VOGLIAMO SOLO FUTURI INVEROSIMILI (Studio per un possibile trio) – Artichoke

Danzatrici: Valentina Citterio, Fiorile Di Stasi, Beatrice Guastalla

“Vogliamo solo futuri inverosimili” nasce dalla ricerca in movimento di tre giovani allieve al secondo anno di studio del percorso in formazione in danza contemporanea Artichoke.
Il lavoro parte da una ricerca del tutto personale sull’urgenza di trovare un segno nel corpo che racconti la danza come una forza, un impulso quasi primitivo, che cerca di slegarsi da qualsiasi forma, per viaggiare in modo autentico nel corpo e nello spazio.

Nella ricerca i risultati singoli e anche  l’esplorazione “privata” di ogni danzatrice hanno portato ad un terreno comune in cui poter riconoscere delle affinità semantiche: nei corpi esigenti, a volte impigliati nel loro stesso muoversi e altre desiderosi di lasciarsi andare ad uno spazio e tempo indefinito, insicuro, dove provare a trovare una relazione.

NAO PERFORMING FESTIVAL | 13 DICEMBRE ore 20.30 | MARINA BERTONI – ECHO

Di e con: Marina Bertoni

Dramaturg: Zeno Piovesa

 

Echo è quello spazio che si trova al limite tra il luogo dell’immaginazione e quello fisico nel quale l’interprete agisce. È un gioco di ruoli, una messa a servizio per evidenziare ambienti e situazioni, che si possono delineare e che possono emergere dal movimento dell’interprete in uno spazio vuoto. È uno studio che si affida a fattori fisici e climatici, alla memoria come capacità di rievocazione e all’ambiente, per dare sostanza a una gamma di scenari surreali, paesaggi suggestivi o semplici flussi schizofrenici di immagini che rimbalzano da un fuori a un dentro e viceversa.
Nella quotidianeità, in un continuo conflitto di poteri e d’interessi, di circostanze che sfiorano la finzione e di fantasie che assumono sempre più peso, siamo spesso portati a costruire ambienti paralleli e invisibili nei quali accomodarci. Ci troviamo costantemente in un limbo tra suggestioni elaborate dalla mente e spazi in continuo mutamento e riassetto. In Echo, al corpo non resta altro che appellarsi alla sua intelligenza e alla sua capacità di definirsi in relazione alle contingenze, per porsi come elemento tramite, filtro tra paesaggio interno ed esterno, cartina tornasole della moltitudine di situazioni e opportunità, che di volta in volta l’interprete può decidere di assecondare.
Si viene a creare un ambiente multiforme e in costante cambiamento e riassetto, nel quale l’occhio osservatore si presuppone che rimanga aperto e partecipe. Non vi è una chiave di lettura, se non una richiesta di mantenere ampi orizzonti prospettici su suggestioni e input, su realtà invisibili, che evidenziandosi, definiscono e plasmano i punti di vista. Forse sarà come sfogliare un erbario, un manuale d’alchimia, un bestiario medievale, un’enciclopedia o solo colori profumi sapori o analitici fotogrammi di un tempo presente, o ancora sarà come passeggiare in una foresta o in una città fantastica.

BIOGRAFIA

Nata a Modena nel 1995, Marina Bertoni si diploma nel 2017 come danzatrice presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano dove ha l’opportunità di formarsi con coreografi di fama nel panorama della danza contemporanea. Attualmente lavora come danzatrice con diversi coreografi e su progetti di varia natura. Come performer ha collaborato con video maker e artisti visivi all’interno di gallerie d’arte.

Nel suo percorso hanno una grande importanza la pratica del ki-aikido, arte marziale che mira all’armonia tra mente e corpo, e del metodo Monari, finalizzato al riequilibrio della catena muscolare.

 

INFO E PRENOTAZIONI – info@didstudio.org / 023450996

BIGLIETTI

biglietti: 7,00 euro interi, 5 ridotti

biglietti serata unica (due spettacoli o i lavori di durata di un’ora): 10 euro intero, 7 euro ridotti

PRE NAO PERFORMING FESTIVAL | 07 DICEMBRE ore 20.30 ANESTESIA DEI SENTIMENTI – Compagnia Estemporada

ANESTESIA DEI SENTIMENTI

Regia e Coreografia:Livia Lepri
Musiche: Autori Vari
Luci: Adriano Marras
Interpreti: Noemi Ravot, Elena Masia

 

Durata 20 min

 

L’anestesia dei sentimenti è una patologia psichiatrica venuta alla luce negli anni ’70.
Altro non è che l’assenza di sentimento provocata da uno choc.
Inizialmente questa patologia fu imputata alla liberazione ed emancipazione sessuale del ’68, e alla vulnerabilità emotiva che questa condotta di vita creava.
Partendo dalla ricerca sull’incomunicabilità del lasciarsi andare all’amore, si snoda un percorso fatto di muri e protezioni dell’essere, al fine di darsi a metà e non avere coinvolgimenti. Si è in due ma si è sempre soli.

 

La Compagnia Danza Estemporada nasce nell’agosto del 1998. E’ sostenuta e riconosciuta dal Ministero per i beni e le attività culturali e dalla Regione Sardegna. Fin dagli esordi ha prodotto e portato in scena spettacoli di successo e si avvale della collaborazione di numerosi coreografi di fama nazionale ed internazionale, partecipando a progetti di valorizzazione e diffusione della danza.
Dopo l’esperienza della collaborazione nell’organizzazione del festival di danza Corpi in Movimento-Le piazze che Danzano, la Compagnia Danza Estemporada organizza, dal 2012, la rassegna Primavera a Teatro, portando tutta la freschezza della danza nella primavera sassarese.
Da anni l’Associazione Danza Estemporada collabora in modo attivo con varie scuole cittadine, come il Liceo Magistrale Margherita di Castelli e il Liceo Classico-Coreutico-Musicale Azuni e con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Sassari e Nuoro, presentando i propri spettacoli presso il Museo Sanna e l’Antiquarium Turritano, in occasione delle Giornate del Patrimonio.

INFO E PRENOTAZIONI – info@didstudio.org / 023450996

BIGLIETTI

biglietti: 7,00 euro interi, 5 ridotti

biglietti serata unica (due spettacoli o i lavori di durata di un’ora): 10 euro intero, 7 euro ridotti

NAO PERFORMING FESTIVAL | 16 DICEMBRE ore 20.00 | LUNA CENERE – PNEUMATIKA

PNEUMATIKA

Coreografia e concetto Luna Cenere
Visual artists: Gilles Dubroca e Andrea Maioli
Musiche originali Gerard Valverde Ros
costumi Danilo Rao
Management e Promozione : Domenico Garofalo
Coproduzione  Interno5 e Ariella Vidach- AIEP- Avventure in Elicottero Prodotti
Sostegno alla Produzione Virgilio Sieni / Centro Nazionale di Produzione
Vincitore dei bandi  KOMM TANZ progetto residenze Compagnia Abbondanza/Bertoni e NAOcrea
Ospitata dalla Compagnia Maqamat Dance Theatre in Beirut
in residenza presso l’Istitut français – Deir El Quamar con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura-Beirut, MIBACT
Ringraziamo Hannah Doyal per la revisione del testo in lingua inglese.
Video utilizzati sotto Licenza Attribuzione di Creative Commons: Freestocks, Anne Macksoud,OpenEarth, Sustainable Human, 350.org, European Commissionn

Testo in Italiano tratto e ispirato dal libro ‘Il codice dell’anima’ scritto da James Hillman

 

La parola ‘pneuma’ ha assunto nel tempo diversi significati. Originariamente legata al concetto di soffio vitale e letteralmente tradotta con ‘composto d’aria’, ha attraversato la storia evolvendosi. Oggi il termine rimanda a un principio meccanico a cavallo tra l’ambito dell’invisibile e la sua manifestazione fenomenica. Un principio che si manifesta come una pulsazione o una vibrazione alla quale tutti gli elementi dell’universo si accordano. Un moto perpetuo la cui struttura si ripete all’infinito e al cui interno avvengono mutazioni. La fascinazione scaturisce dal dialogo tra corpo-spazio-tecnologia il cui comune denominatore è il costante mutamento, la ciclicità  in piccola e larga scala, la materia e la sua componente invisibile..

 

Bio Luna Cenere

Danzatrice e giovane autrice di Napoli. Laureata presso la SEAD,(Austria) è stata ospite della compagnia ‘SEAD Bodhi Project’ nelle creazioni di Anton Lacky (Anton Lacky Company) e Josef Frucek (Rootlessroot). Ha lavorato con Simone Forti, Anton Lacky, la Compagnia Agitart e Jean Abreau. Membro della Compagnia Virgilio Sieni. Autrice di: ‘Kokoro’, selezionato da ‘Aerowaves Twenty18’, dalla ‘Vetrina della giovane danza d’autore-Azione del Network Anticorpi XL 2017 e Vincitore del Premio Per La Migliore Coreografia del’ Solocoreografico 2017 ‘;‘Twin’ selezionato dalla ‘Vetrina della giovane danza d’autore-Azione del Network Anticorpi XL 2018’; ‘Natural Graviation’ tributo a Isadora Duncan commissione e produzione del Ravello Festival 2018 e Compagnia Körper; e ‘Pneumatika’.

Insegnante certificata presso la SEAD, conduce laboratori di ricerca sul movimento, e improvvisazione

 

INFO E PRENOTAZIONI – info@didstudio.org / 023450996

BIGLIETTI

biglietti: 7,00 euro interi, 5 ridotti

biglietti serata unica (due spettacoli o i lavori di durata di un’ora): 10 euro intero, 7 euro ridotti

NAO PERFORMING FESTIVAL | 15 DICEMBRE ore 20.30 | ALESSANDRO CARBONI – THE ANGULAR DISTANCE OF A CELESTIAL BODY

 

THE ANGULAR DISTANCE OF A CELESTIAL BODY

Ideazione, coreografia e impianto visivo | Alessandro Carboni
Performer | Ana Luisa Novais Gomes e Loredana Tarnovschi
Costumi | DEM . Musiche | Danilo Casti . Assistenza | Chiara Castaldini
Organizzazione | Francesca Divano . Video documentazione | Flatmind
Produzione | Formati Sensibili 2018
Con il sostegno di Città delle 100 Scale Festival; ATER – Circuito Regionale Multidisciplinare Santarcangelo Dei Teatri; H(abita)T – Rete di Spazi per la Danza / Sementerie Artistiche
L’Arboreto – Teatro Dimora Mondaino

 

The Angular Distance Of A Celestial Body è una riflessione trasversale sul processo cartografico inteso come “rappresentazione ridotta della superficie terrestre e dei fenomeni che su di essa si osservano e si svolgono” in cui l’azione performativa sostituisce il corpo al segno grafico della mappa nel tentativo di riappropriarsi criticamente della complessità del mondo e rivendicare l’impossibilità di una sua riduzione.

Sul pavimento una struttura geometrica modulare si contrappone alla tensione verticale di due corpi senza identità, privi di genere, simmetrici, speculari – ma mai identici – e al contempo ne è la proiezione sul piano orizzontale, a trasporre in chiave figurativa la costante tensione verso un ideale controllo del mondo e la sua effettiva inattuabilità. I costumi “spezzati” che avvolgono i corpi raccontano la disomogeneità del caos-mondo, la non continuità tra gli oggetti. Sono i travestimenti di un carnevale traslato, strumento simbolico che destruttura l’ordine costituito per indagare forme di discorso non articolabili e renderle visibili attraverso il rituale della rappresentazione. Il suono segue e guida l’azione, scandisce la ritmica interna del movimento, delinea un orizzonte mutevole, in divenire, e mette in relazione la dimensione numerica – cartografica – del mondo e un paesaggio archetipico, organico, analogico che descrive e misura senza contemplare il numero.

Il lavoro condensa sulla scena il percorso di ricerca intrapreso da Alessandro Carboni negli ultimi dieci anni e segna un passaggio necessario dall’imprevedibilità delle dinamiche indagate dall’artista nello spazio urbano alla determinatezza della partitura scenica, dal processo alla rappresentazione. E’ la narrazione immaginifica del potenziale sotteso alla creazione artistica, capace di mettere in discussione le categorie di pensiero e aprire lo sguardo a nuove percezioni del reale. Una dichiarazione di incertezza che diventa possibilità.

 

Alessandro Carboni è un artista interdisciplinare, performer e ricercatore. Le sue ricerche teorico-pratiche esplorano delle relazioni tra corpo, spazio urbano e cartografia, che si traducono in reportage performativi composti da situazioni esplorate e accumulate negli spazi urbani sotto forma di mappe corporali. Ha presentato numerosi progetti di ricerca, mostre, performance presso festival, musei e gallerie in tutto il mondo. Negli anni ha sviluppato EM Tools for urban mapping and performance art practice, un metodo di composizione coreografica che utilizza il corpo come strumento di mappatura di eventi urbani nella loro estensione geometrica e temporale. Attualmente lavora come artista indipendente ed è direttore artistico della casa di produzione indipendente Formati Sensibili.

 

INFO E PRENOTAZIONI – info@didstudio.org / 023450996

BIGLIETTI

biglietti: 7,00 euro interi, 5 ridotti

 

 

NAO PERFORMING FESTIVAL | 14 DICEMBRE ore 21.00 | LOREDANA TARNOVSCHI – JENGA

JENGA

Sound Design Yuri Mari

Coreografia Loredana Tarnovschi

 

Jenga è un gioco da tavolo per qualsiasi età. Il nome del gioco è tratto dalla lingua swahili; Jenga significa “costruisci!”

I bambini utilizzano queste torri verticali fatte da pezzi di legno per imparare la fisica e la gravità e per comprendere come funziona l’equilibrio.  Nell’entrare e uscire dalle forme e nell’analizzare il bagaglio di movimenti del proprio alfabeto segnico, si realizza in scena un gioco coreografico. Lo Jenga diventa così un principio di trasformazione, una modalità compositiva che porta alla scoperta del movimento e del gesto, che si apre in modo apparentemente inconsapevole alle sollecitazioni del presente.

 

INFO E PRENOTAZIONI – info@didstudio.org / 023450996

BIGLIETTI

biglietti: 7,00 euro interi, 5 ridotti

biglietti serata unica (due spettacoli o i lavori di durata di un’ora): 10 euro intero, 7 euro ridotti

NAO PERFORMING FESTIVAL | 14 DICEMBRE ore 20.30 | ALESSIA DELLA CASA – LINE-S

L I N E – S

Ideazione, danza, sviluppo grafico/video: Alessia Della Casa
Musica: Jan Jelinek
Produzione: VEICOLO DANZA

L I N E – S esplora l’eco narrativo di poche linee accostate e composte, incrociate e tolte, e del loro effetto evocativo in sovrapposizione al corpo. Indipendentemente dal grado di astrazione, in una sequenza di eventi, simboli o immagini, un filo narrativo manifesta la volontà innata di decodificare, leggere, interpretare ciò di cui facciamo esperienza, e il desiderio di sviluppare con esso un sentimento di familiarità e appartenenza.

L I N E – S vuole cercare nell’antagonismo tra codici e non-forma, per traslare i simboli dal loro significato e ricodificare il nostro percepire visivo. Una partitura antitetica per corpo astratto.

 

Alessia Della Casa studia danza classica all’accademia di Riga (Lettonia) e tecnica Cunningham presso il Cuningham Studio di New York, dove vive fino al 2015, danza per vari coreografi e lavora ad una ricerca coreografica propria. Nel 2015 beneficia del sostegno del Consolato Generale Svizzero a New York per il progetto IN-MOBILITY. Nel 2016 otteniene, presso SUPSI, un Certificate for advanced studies in Theatre Performance and Contemporary Live Arts.

Alessia é organizzatrice del Festival di danza contemporanea Ticino in Danza, fondatrice dell’Associazione Veicolo Danza e a New York collabora nell’organizzazione di una piattaforma per coreografi italiani (IDACO) sostenuta dall’Istituto Culturale Italiano.

Attualmente vive in Ticino e nel 2017 ha vinto, con Veicolo Danza, il concorso cantonale per la mediazione della danza, indetto da reso-rete danza svizzera e Cantone Ticino Dipartimento Educazione Cultura Sport, con il progetto CORPO-percorsodanza. Debutterà ad inizio 2019 con lo spettacolo per giovane pubblico Diventare Cappuccetto Rosso, progetto selezionato per lo Young Audience Lab promosso da reso.

INFO E PRENOTAZIONI – info@didstudio.org / 023450996

BIGLIETTI

biglietti: 7,00 euro interi, 5 ridotti

biglietti serata unica (due spettacoli o i lavori di durata di un’ora): 10 euro intero, 7 euro ridotti

 

Norme per la trasparenza →