CLIMAX CONDENSEND CONTEXT PARTY PORTE APERTE AI GIOVANI

12 LUGLIO 2019

Ore 21.00

NAO PERFORMING SUMMER

CLIMAX CONDENSED CONTEST PARTY 

 

Il 12 luglio alle ore 21.00, dopo lo spettacolo Mutamenti di Isabella Giustina, lo spazio del DiDstudio aprirà ai giovani autori che vorranno presentare un breve intervento, della durata inferiore ai 10 minuti, a carattere di improvvisazione o come estratto di un lavoro di composizione. La condensazione del lavoro in un tempo ridotto permetterà agli artisti di approfondire il focus della propria pratica e di creare un’interessante operazione di sintesi del loro linguaggio.

Le performance saranno selezionate da una giuria scientifica e del pubblico. Il miglior lavoro sarà opzionato per la sessione invernale del NAO performing festival, mentre l’autore che riceverà il Premio del Pubblico avrà l’opportunità di essere considerato per una residenza presso il DiDstudio in date da concordare.

FORM DI ISCRIZIONE

Per iscriversi inviare il form compilato a info@didstudio.org

Free entrance

Swiss NAO! NAO Performing Festival CLIMA-X SUMMER

10 Luglio dalle ore 19 Istituto Svizzero e Giardini Indro Montanelli

Opening programme

L’Istituto Svizzero è lieto di presentare “Swiss NAO!” una serata di performance con Le Lokart ed Ernestyna Orlowska che apre la programmazione di NAO Performing Festival, appuntamento annuale dedicato alla nuova generazione di autori nell’ambito della danza e della performance, con la direzione artistica di Claudio Prati e la cura di Maria Paola Zedda.

Il 10 luglio presso l’Istituto Svizzero saranno presentate le due performance frutto della nuova relazione produttiva che DiDstudio ha instaurato con Pro Helvetia per la circolazione transfrontaliera tra Svizzera e Italia di giovani artisti.

Apre la programmazione nei Giardini Indro Montanelli la compagnia svizzera Le Lokart con Argile, una performance itinerante che mette in relazione materiali naturali con il tessuto urbano, formando una sorta di terzo paesaggio in movimento.

Prosegue negli spazi dell’Istituto Svizzero la performance Dusty Chewing Gum From Heaven di Ernestyna Orlowska, un lavoro in cui performance, arte, moda e design si fondono per la creazione di un set che mette giocosamente in discussione la natura del corpo umano, attraverso sculture di corpi rivitalizzati via via dai performer.

Un progetto di DiDstudio, in collaborazione con Pro Helvetia e Istituto Svizzero
Con il sostegno di MiBAC – Spettacolo dal Vivo, Regione Lombardia e Comune di Milano

Programma

H19:00 Le Lokart, Argile
Giardini Indro Montanelli (ingresso Piazza Cavour)

H19:30 Rinfresco presso l’Istituto Svizzero 

H20:00 Ernestyna Orlowska, Dusty Chewing Gum From Heaven (Long duration performance)
Istituto Svizzero

Per ulteriori info: www.didstudio.org

CIE TWAIN – ALLE ACQUEE

11 Luglio ore 20.00 Fabbrica del Vapore

Miti classici e miti contemporanei, miti mortali ed immortali, dall’iconografia delle divinità in epoca classica, alle figure dei santi e martiri cristiani fino ai martiri moderni del nostro tempo. Nei secoli la rappresentazione del corpo umano (scultura, pittura, mosaico) è mutata, allo stesso modo sono mutate le esigenze di comunicazione, è mutato il modo da parte dell’uomo di fruire di tali elementi.

Un racconto di corpi che si sfiorano, di corpi che si incontrano nel vuoto della carne, in un’alternanza di partiture coreografiche, frammenti di testo e spunti pittorici. Un affresco in cui si confrontano corpo vivente e corpo immortale per immaginare e sollevare la più recondita delle questioni al proprio sé: svelare l’invisibile.

Regia e coreografia Loredana Parrella

Interpreti Yoris Petrillo, Luca Zanni, Maeva Curco Llovera, Gianluca Formica, Caroline Loiseau

Testo e drammaturgia Loredana Parrella, Yoris Petrillo

Musiche AA.VV

Produzione Twain Centro Produzione Danza Regionale

Coproduzione Festival QDA Quartieri dell’ Arte

Con il sostegno del MiBAC– Ministero dei Beni e le Attività Culturali e Regione Lazio –

Assessorato alla Cultura in residenza presso Centro d’Arte e Cultura – Città di Ladispoli, Palazzo Sant’Agnese Vitorchiano, Supercinema – Tuscania, Teatro di Bucine.

 

BIO

Cie Twain physical dance theatre è una compagnia di danza contemporanea e teatro fisico fondata nel 2006 da Loredana Parrella direttrice artistica e coreografo principale in collaborazione con il designer Roel Van Berckelaer, e sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Dipartimento dello Spettacolo dal 2011. Dal 2016 e? Centro di Produzione Danza della Regione Lazio.
A oggi ha realizzato più di 20 produzioni che hanno circuitato in tutta Italia, in Spagna, Inghilterra, Serbia, Germania, Cipro, Montenegro, Bulgaria e Stati Uniti.
La compagnia si identifica in una ricerca basata sulla potenzialità di diversi linguaggi, per dar vita a creazioni che divengono manifesto di un mondo fatto di interiorità e pensiero, di ispirazioni che nascono dal corpo e di visioni che diventano forma.
La linea artistica del progetto diretto da Loredana Parrella è fondata sulla scelta di autori di formazione eterogenea, appartenenti a differenti generazioni e mette a disposizione degli autori un nucleo stabile di danzatori, che rafforza la linea di coerenza artistica.

Dal 2006 ha sostenuto ed organizzato progetti di produzione di spettacoli dal vivo con oltre 360 repliche, in 170 Teatri e Festival, 17 Regioni italiane e 8 Paesi esteri; formazione professionale e del pubblico, residenze artistiche, organizzazione di eventi, rassegne e consulenze artistiche.

GABRIELLA STAZIO / MOVIMENTO DANZA – LA TEORIA DELLO SCIAME INTELLIGENTE

12 Luglio ore 21.00, DiDstudio, Fabbrica del Vapore

I concept compositivi alla base della performance si rifanno alla teoria dello Swarm Intelligence, ovvero alle intuizioni biologiche sulle incredibili capacità di risolvere problemi complessi grazie ad una organizzazione senza organizzatore di insetti sociali, stormi di uccelli, banchi di pesci. Le colonie mostrano comportamenti che combinano efficienza, flessibilità e robustezza in totale assenza di leader.

Dietro questa “organizzazione senza un organizzatoreci sono meccanismi nascosti, che permettono di far fronte a situazioni di incertezza e trovare soluzioni a problemi complessi.

Prendendo spunto dalla teoria biologica, la coreografia propone e approfondisce i concetti principali degli sciami intelligenti per dare vita a un vero e proprio “sciame coreografico” dove la coreografia si crea sotto lo sguardo dello spettatore.

Coreografia: Gabriella Stazio

Interpreti: Angela Caputo, Valeria D’Antonio, Sonia Di Gennaro, Simona Perrella

Produzione: Movimento Danza – Organismo di Promozione Nazionale, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Campania

Durata: 45’

 

BIO

Gabriella Stazio fonda la Compagnia Movimento Danza nel 1981, avviando un lungo lavoro di ricerca coreografica e sperimentazione creativa.

Attraversando diversi generi, interagendo con altri linguaggi artistici, la Compagnia ha dimostrato una straordinaria duttilità evolutiva ed una comune maturazione stilistica e tecnica, una sintesi che fa coesistere, in perfetto equilibrio, la direzione di Gabriella Stazio e le individualità dei singoli interpreti.
Oltre che nei maggiori festival d’Italia, la Compagnia ha rappresentato le sue coreografie in ben 30 nazioni attraverso 4 continenti tra cui Finlandia, Gran Bretagna, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Spagna, Turchia, Argentina, Brasile, Cina, Egitto, Etiopia, Kenia, Libano, Malesia, Marocco, Messico, Stati Uniti, Tunisia e Venezuela.

ISABELLA GIUSTINA – MUTAMENTI

12 Luglio – DiDstudio – Fabbrica del Vapore ore 20.00

Mutamenti indaga il mutamento nelle sue molteplici sfaccettature. Continuamente, istante per istante, qualcosa dentro o fuori di noi si modifica, a partire dalle cellule del nostro corpo che si dividono e si riproducono, fino ad arrivare ai pianeti, agli asteroidi e alle comete che perennemente ruotano attorno al Sole.

Cambiamenti piccoli, grandi, volontari, involontari; cambiamenti che accettiamo e cambiamenti da cui vogliamo sfuggire, rimanendo ostinati sulle nostre idee e convinzioni.

Coreografia e interpretazione: Isabella Giustina

Progetto vincitore del Premio TenDance 2018

Progetto realizzato in residenza presso Company Blu (Sesto Fiorentino, FI), all’interno del progetto “Peer-Coaching”, con il sostegno di MiBACT e Regione Toscana.

Ringraziamenti: Charlotte Zerbey, Alessandro Certini, Matteo Siracusano, Anna Giustina, Maria Augusta Chizzola.

 

BIO

Isabella Giustina inizia a studiare danza nel 1996 all’età di cinque anni. Dal 2010 al 2011 frequenta il corso di perfezionamento professionale L.OF.T presso l’Opus Ballet di Firenze.

Successivamente si trasferisce a Bruxelles dove studia con coreografi e danzatori di fama internazionale tra i quali Thi-Mai Nguyen, Inaki Azpillaga, David Zambrano, e frequenta le classi di compagnia di Ultima Vez. Nel 2013 partecipa alla Biennale Danza di Venezia e danza nello spettacolo Tutti diretto da Virgilio Sieni.

È autrice e interprete di Destinata Guerriera, spettacolo selezionato per la Vetrina del Network

Anticorpi XL 2017. Viene selezionata per Crossing the Sea 2019, progetto che ha come obbiettivo quello di instaurare collaborazioni tra l’Italia, i Paesi asiatici e il Medio Oriente: a Singapore Isabella creerà lo spettacolo Hanging in the Balance per la T.H.E Second Company, che debutterà al M1 Contact Contemporary Dance Festival.

BARBARA BERTI – WORKSHOP
THE LANGUAGE OF EYES
Sugli occhi fisici e mentali. Sulla nostra  presenza. Sull’attenzione
– Come possiamo utilizzare il nostro sguardo nella danza e performance?
– Come funzionano i nostri occhi, fisici, e gli occhi invisibili dell’attenzione, e in che modo essi influenzano la nostra fisicità?
– Quali strumenti possiamo usare per sostenere questa fisicità e svilupparla nella creazione, nell’improvvisazione e nella composizione istantanea?
Nel workshop indagheremo una percezione e attenzione tattile che permette di comunicare a livello somatico, tra il proprio corpo e gli altri.
Barbara Berti lavora con alcuni strumenti e pratiche, che fanno parte di una metodologia sviluppata nella sua ricerca degli ultimi anni che inscrive anche il suo attuale linguaggio coreografico. La metodologia guida, attraverso diversi stati d’animo, la consapevolezza tra lo spazio interno, esterno e intermedio, cercando di mettere in discussione la loro comunicazione e i loro possibili confini.
Il workshop è focalizzato su un elemento del metodo: gli occhi e l’attenzione come strumenti di ricerca e trasformazione, con una particolare attenzione   all’investigazione nei momenti di partnering e contact.
Biografia
Nata a Bologna e residente a Berlino, Barbara Berti è danzatrice e coreografa. Dopo una prima formazione come graphic designer, si è avvicinata alla arti performative collaborando con artisti, performer e danzatori quali Judith Seng, Tino Seghal, Gabi Schilling, Isabelle Schad e Bauhaus istituzione.Contestualmente ha sviluppato una propria dimensione autoriale nell’ambito della danza contemporanea, elaborata in un personale linguaggio coreografico grazie al contributo di discipline ibride quali istant composition, body-mind centering, meditazione e contact improvisation. Nelle sue creazioni è centrale la ricerca sull’empatia cinestetica e la trasmissione dell’esperienza fisica del performer in un rapporto di forte interazione con il pubblico.?Nel 2014 ha vinto il premio giuria del festival 100° Berlin con I am a shape, in a shape, doing a shape, selezionato nel 2016 alla Vetrina italiana della Giovane Danza d’Autore. Nel 2017 e 2018 è stata un’artista sostenuta da TIR Danza. È ora un’artista sostenuta da Ariella Vidach Aiep.
INFORMAZIONI
14 Luglio
Dalle 11.00 alle 17.00 con una piccola pausa
Costo 40 Euro
presso
DiDstudio – NAO Performing Summer CLIMA_X
PRENOTAZIONI
E’ obbligatoria la registrazione scrivendo a: info@didstudio.org
BARBARA BERTI – GOLDEN DREAM

13 Luglio ore 21.00 DiDstudio, Fabbrica del Vapore

Golden dream
First studio – work in progress

GOLDEN DREAM è un’indagine sul concetto di limitazione. La performance porta a livello cosciente i limiti fisici e mentali che ci attraversano, a causa di restrizioni esterne o interne, comprese le strutture e le regole sociali e morali che abbiamo incorporato. Come afferma il filosofo coreano Byung-Chul Han, il limite nella società occidentale è spesso il risultato normativo e psicologico dell’incapacità di accogliere l’Altro. Nella performance, esploriamo uno stato di presenza che possiamo sperimentare nel passaggio tra la veglia e il sonno. Lo esploriamo insieme al pubblico in una comunicazione somatica verbale e non verbale.

Ideazione, Coreografia, testi: Barbara Berti
Performer: Kareth Schaffer, Barbara Berti
Suono: Klaus Janek
Luci: Thomas Cicognani

Produzione: Ariella Vidach Aiep in coproduzione con  Tanzfabrik, Flutgraben, Ackestadt Palast e Tirdanza

Barbara Berti (v) & Kareth Schaffer (h)

BIO

È coreografa e danzatrice. Nasce a Bologna e lavora tra l’Italia e Berlino. Dopo una formazione come graphic designer, si è avvicinata alla arti performative collaborando con performer e danzatori come Judith Seng, Tino Sehgal, Gabi Schilling, Isabelle Schad, l’istituzione Bauhaus. Contestualmente ha sviluppato una propria dimensione autoriale nella danza contemporanea, elaborata in un personale linguaggio coreografico grazie al contributo di discipline ibride quali instant composition, body-mind centering, meditazione e contact improvisation. Nel 2014 vince il premio giuria del festival 100Grad Berlin HAU2 con I am a shape, in a shape, doing a shape, selezionato nella versione italiana alla Vetrina Gd’a 2016 e per il Premio Gd’a– Giovane Danza d’Autore dell’Emilia-Romagna 2017. Nel 2017 vince in ex-aequo Premio Scenario con BAU#2 – Dalla serie Coreografia del pensare. Nel 2019 rappresenta i 100 anni di anniversario del Bauhaus con un assolo.
Tra il 2017 e INIZIO 2019 è  stato un’artista sostenuta da Tir danza.
Dal 2019 è un artista sostenuta da Ariella Vidach Aiep.

www.barbaratopi.wordpress.com

 

LE LOKART – ARGILE

10 Luglio ore 19.00 Giardini Indro Montanelli

nell’ambito di Swiss NAO!

Serata in collaborazione con l’Istituto Svizzero

Argile invita a reagire alla materia della terra sul corpo e lasciare che l’elasticità della pelle si fonda con la consistenza liquida e malleabile dell’argilla, fino a quando corpo e materia diventano una cosa sola. Il corpo si ascolta, accompagna e sperimenta le diverse fasi della vita quotidiana.

Statue umane, a volte silenziose, a volte frenetiche, a volte solitarie o disperatamente in contatto, compongono un affresco  della nostra stessa materia che muore. A partire da questo, il movimento assume un nuovo significato.

 

Bio

Le Lokart – Projet chorégraphique è una compagnia di danza contempo- ranea con sede a Neuchâtel (CH). Fondata nel 2016 da Héloïse Marcacci e Mehdi Berdai, la compagnia ha finora prodotto tre lavori per spazi teatrali e due performance per spazi pubblici. Associata al Théâtre Maison du Concert e a Espace Sud, produce spettacoli socialmente impegnati, intimi e ben radicati al loro tempo. La scrittura coreografica a quattro mani si concentra sulla frattura e sull’incrinatura dei confini per abitare le preoccu- pazioni artistiche e quotidiane della compagnia. Le Lokart esce da Neuchâtel: il suo ultimo pezzo in teatro (Les Vivants, 2019) è stato rappresentato in vari luoghi della Svizzera, in particolare nella stagione di danza Hiver de Danses e Évidanse. Argile, da parte sua, ha già attraversato la Svizzera e la Francia, e quest’estate viene proposto in Italia e Germania.

ERNESTYNA ORLOWSKA – DUSTY CHEWING GUM FROM HEAVEN

10 Luglio ore 20.00 Istituto Svizzero

Dusty Chewing Gum From Heaven è una performance di lunga durata che indaga gli spiriti fictional della cultura pop. I performer sono sculture viventi, artefatti e artificiali, che si trasformano in una superficie di proiezione permettendo agli spiriti di manifestarsi. La loro presenza evoca un’atmosfera mistica e crea un luogo energetico che si occupa di amore, pace e speranza. Attraverso il canto e il movimento si sviluppa una terminologia visi- va, oscura, illogica e sensuale che invita lo spettatore a tuffarsi.

Performer: Ernestyna Orlowska, Tanja Turpeinen, Steven Schoch, David Zürcher

Con il sostegno di Comune di Berna, Cantone di Berna

In collaborazione con Pro Helvetia e Istituto Svizzero

Nell’ambito di SWISS NAO!

 

Bio

Ernestyna Orlowska, laureata in Belle Arti ha conseguito un Master in Expanded Theatre dell’Hochschule der Künste Bern. Nella sua pratica artistica fonde le diverse discipline dell’arte, del teatro, dello spettacolo e della musica. Le sue opere sono esposte in gallerie, spazi artistici indipendenti, musei così come teatri e festival, come Helmhaus Zürich, Bone Performance Festival Bern, Schlachthaus Theater Bern, Südpol Luzern, Dampfzentrale Bern, Les Urbaines Lausanne, Buzz Cut Festival Glasgow, Theaterspektakel Zürich, Transeuropa Festival Hildesheim, Kunsthalle Basel, Ming Museum of Contemporary Art Shanghai ecc. Ha vinto diverse borse di studio/premi per artisti emergenti, tra cui Tankstelle Luzern 2015, Inkubator Zürich 2016, Kicks! Bern 2016, Premio 2018 (primo premio). Ha fatto parte del Tempio balcanico di Baushtellë, un programma di residenza a Belgrado e Pristina nel 2015. Nel 2017 ha vinto il Jury Award per Wishing Well all’Arena Festival Erlangen e una borsa di studio del Cantone di Berna.

FUTURE CLIMATE – ANDRECO

La crisi climatica e ambientale è stata riconosciuta ufficialmente dal Governo Britannico nel Maggio 2019.
Gli scienziati stanno tracciando grafici del passato e del presente nel tentativo di dare una forma al futuro.
Alcune funzioni matematiche mostrano che i trend che dipendono dal cammino dell’evoluzione umana.  Anche i filosofi, nell’ambito dei Future Studies, stanno speculando sugli scenari possibili del domani, sulla possibile estinzione umana, sulla morte della civiltà. In che modo e con quali strumenti possono l’arte, la filosofia, la performance, la sociologia affrontare l’urgenza del problema ambientale?
Come possiamo parlare della crisi climatica in un’ottica transdisciplinare?
In quali modi possiamo surfare sulla grande onda della catastrofe che si profila davanti a noi?
Come possiamo cambiare gli scenari futuri?
Da queste domande prende forma il talk Future Climate di Andreco, artista che negli ultimi 10 anni ha indagato attraverso la sua pratica e le sue performance aree sensibili a livello ambientale, tracciando segni e azioni nel paesaggio che intende come atti di sensibilizzazione e del risveglio della consapevolezza del nostro incerto e fragile presente.

 

Il talk sarà seguito da un’azione performativa.

Andreco (Roma 1978) unisce una formazione scientifica, conseguita attraverso un dottorato in Ingegneria Ambientale, collaborazioni post dottorato con Università di Bologna e Columbia University di New York sulle infrastrutture verdi per la gestione sostenibile delle risorse in diverse condizioni climatiche, con un percorso artistico che indaga i rapporti tra spazio urbano e paesaggio naturale, tra uomo e ambiente, realizzando progetti che vanno a comporre un’unica ricerca cross-disciplinare. Tra questi Climate Art Project, progetto tra arte e scienza sulle cause e le conseguenze dei cambiamenti climatici. Andreco utilizza un linguaggio di sintesi, simbolico e concettuale, servendosi di diverse tecniche di rappresentazione: installazioni, performance, video, pittura murale, scultura e progetti d’arte pubblica. Partecipa a mostre e festival a livello internazionale. Le opere di Andreco sono state esposte in manifestazioni artistiche istituzionali, musei e gallerie di tutto il mondo tra cui La Biennale di Architettura di Venezia (2018), La Triennale di Milano (2018), la Saatchi Gallery di Londra (2017), il Centro per L’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (2017), il MACRO di Roma (2013-2018).

 

Norme per la trasparenza →